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Riassunto Capitolo 2 Promessi Sposi

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Il capitolo si apre con le riflessioni tormentate di Don Abbondio sull’incontro coi bravi e trovare il modo per temporeggiare sulle nozze. Riesce finalmente ad addormentarsi quando pensa di convincere Renzo a rinviare le nozze fino alla prima domenica dell’Avvento, perché poi le nozze sarebbero state impedite dalla Chiesa fino al periodo dell’Epifania. Il suo sonno è tormentato da immagini di bravi, viottoli, Don Rodrigo… Al mattino attende trepidante Renzo che non si fa aspettare, perché è il giorno fissato per le nozze e si reca dal curato per concordare l’ora. Il giovane è felice e rimane sconcertato quando il prete accampa delle scuse tirando fuori parole latine e “impedimenti e dirimenti”, però, alla fine, pur sospettoso, accetta di attendere una settimana. All’uscita incontra Perpetua e capisce, parlando con la donna, che qualche “birbone potente” non vuole che si celebri il matrimonio. Si precipita di nuovo in casa del curato, riesce a sottrargli la chiave, chiude la porta e minacciandolo si fa dire il nome di chi non vuole che il matrimonio sia celebrato: è Don Rodrigo. Dopo essersi in qualche modo scusato con il curato terrorizzato per quello che potrà accadere, corre fuori con pensieri omicidi. Tuttavia gli viene alla mente l’immagine di Lucia ed è felice di non aver commesso crimini, si dirige alla casa della promessa sposa che si sta preparando per le nozze, aiutata dalla madre e dalle amiche. Renzo la fa chiamare dalla piccola Bettina, compare così Lucia che viene descritta come una giovane pudica, bella per la sua felicità e per l’abbigliamento non consueto, una ragazza semplice e buona. Renzo riferisce a Lucia di Don Rodrigo, lei arrossisce e fa intendere di aver avuto a che fare con quel prepotente, ma che ha taciuto per motivi giusti e puri. La giovane torna in casa avvisa le comari che il matrimonio è rinviato perché il curato è ammalato.