Il capitolo XI inizia con la figura di Don Rodrigo che attende in una stanzaccia del suo palazzaccio il Griso che sta facendo ritorno dalla missione del rapimento di Lucia. Don Rodrigo è molto ansioso durante l’attesa.
Il Griso fa così ritorno al palazzo, quando Don Rodrigo vede il suo più fedele bravo senza Lucia, subito lo ammonisce e lo rimprovera, così gli chiede spiegazioni. Il Griso gli racconta che era stata una serata molto movimentata in paese e che in casa non hanno trovato nessuno e loro sono riusciti a scappare.
Don Rodrigo, nonostante il suo animo malvagio, ha pietà per il Griso e lo perdona scusandosi. Don Rodrigo, comunque, non rinuncia a Lucia e vuole che il Griso scopra dove si è rifugiata con Renzo.
Così il Griso va a cercare informazioni al paese e, tramite un amico, scopre che Lucia e Agnese sono andate a rifugiarsi al monastero di Monza, mentre Renzo è andato a cercare aiuto a Milano. Il Griso torna da Don Rodrigo e gli racconta tutto quello che era venuto a sapere, Don Rodrigo gli ordina di andare a Monza, al monastero, però il Griso si rifiuta di andare a Monza, perché in quella città c’erano molte taglie sulla sua testa, ma alla fine però, suo malgrado, viene convinto e si reca a Monza con altri due bravi.
Intanto Renzo giunge a Milano per andare al convento del padre Bonaventura, con la lettera di padre Cristoforo, Renzo non sa la strada e chiede informazioni a un uomo del luogo, che gentilmente gliela indica. Entrato in città, il giovane vede con meraviglia della farina e del pane gettati a terra. Non senza timore raccoglie tre pani, visto che sono lasciati ai cani…decide di prenderli, in fondo se qualcuno glielo avesse chiesto li avrebbe pagati, due li mette in tasca e uno lo mangia. Proseguendo nel cuore della città, incontra una folla che trasporta affannosamente pane e farina. Renzo in particolare viene colpito dalla vista di una famiglia che cerca con egoismo di portare via più pane possibile e soprattutto dalla madre che ammonisce con cattiveria il figlio che ogni tanto involontariamente fa cadere qualche pezzo di pane, mentre lei stessa fa cadere molta più farina agitando le mani mentre lo sgrida. Il giovane capisce che è in atto una rivolta e che la gente sta dando l'assalto ai forni: la sua prima sensazione è di felicità perché il popolo si ribella. Renzo prosegue verso il convento, ma il frate portinaio gli nega l'ingresso, così va così a curiosare tra la folla lasciandosi attrarre dal tumulto.