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Analisi Capitolo 14 Promessi Sposi

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Analisi del testo
Il testo si presenta in due macrosequenze di carattere prevalentemente dialogico:
• Nella 1^ Renzo fa il suo discorso alla folla esponendo il suo pensiero sulle grida che prevedono ogni cosa ma rimangono non rispettate.
• Nella 2ì Renzo all’Osteria della Luna Piena si ubriaca e si espone tanto da far pensare che sia uno dei capi della rivolta.
Luoghi:
• la strada che fa da palcoscenico al comizio di Renzo
• l’osteriaccia dove Renzo si ubriaca e dà libero sfogo ai suoi pensieri

Personaggi
Renzo: nei due capitoli precedenti Renzo aveva assistito al tumulto, limitandosi a stare dalla parte dei meno violenti, ora Renzo diventa protagonista. Inizia così una sua maturazione intellettuale. E’ messa in evidenza la sua natura di ragazzo buono, ma anche facilmente irascibile. La sua ingenuità lo spinge a commettere molti errori, senza rendersene conto. E’ un inesperto montanaro che si trova per la prima volta in città in mezzo a un tumulto popolare. Renzo grida il suo bisogno di giustizia e questo attirerà l’attenzione di qualcuno che lo additerà come una pericolosa "testa calda”.
Renzo rappresenta il portavoce popolaresco dell'ideale di giustizia manzoniano.
Oste: anche in questo capitolo l’oste è un personaggio tipico, che bada solo al suo interesse e che se ne guarda bene dall’avvisare il povero Renzo.
Ambrogio Fusella: spia, sconosciuto che individua in Renzo una facile preda. E’ astuto e riesce con l’inganno a carpire da Renzo le sue generalità e poi si allontana per correre ad informare chi di dovere.
Commento
Il primo discorso alla folla, è fatto in un linguaggio popolaresco, tipico della persona incolta, esprime ideali di riforma sociale e bisogno di giustizia. Manzoni segue con molto realismo Renzo nella caduta che compie all'osteria della Luna piena, quando si ubriaca e fa da portavoce degli ideali di libertà e giustizia, diventa lo zimbello della bettola.
Il secondo discorso di Renzo, quello all'osteria della Luna piena, è la continuazione del primo però con Renzo che non ha più freni perché ubriaco per aver tracannato troppi bicchieri. Così se Renzo, nella prima sequenza, era la contrapposizione di Ferrer, un anti-politico, nella seconda è l'anti-prudente in antitesi con l'oste, che invece bada solo al suo interesse e ben conosce Ambrogio Fusella spia della giustizia.
Il Manzoni in questo capitolo riesce a mettere in evidenza con molta ironia e realismo le caratteristiche di Renzo che con gli errori inizierà la sua fase di maturazione.